Che cosa è successo il 3 Aprile 1944 a Cumiana?
Il 31 Marzo le classi terze della scuola di Cumiana sono uscite sul territorio per ripercorrere in alcune tappe quanto accaduto il 3 Aprile di 80 anni fa.
Dopo che sono partite da scuola, le classi si sono fermate in un prato in strada Gabriella dove li stava aspettando il signor Giorgio Gianre dell'ANPI. I ragazzi hanno pescato un bigliettino a testa e si sono divisi in tre gruppi in base al nome scritto sul bigliettino pescato: i tre nomi erano: FASCISMO, LIBERTA' e DEMOCRAZIA. Ogni gruppo doveva scegliere un colore e uno slogan per la parola pescata.
Dopo aver finito sono andati a Villa Altea in Borgata Porta dove un altro membro dell'ANPI, il signor Marco Comello ha raccontato che nella villa si erano rifugiati sei partigiani: quattro riuscirono a fuggire ai fascisti che li cercavano, due invece furono catturati, interrogati per sapere dove si nascondeva il partigiano Lupo Daghero e poi torturati: uno di loro, Erminio Long, si rifiutò di parlare, perciò fu ucciso.
Dopo l'intervento di Comello le classi hanno fatto merenda e sono ripartite verso la cascina Richetta. Qui abitava la famiglia Levrino, che nascondeva Lupo Daghero: tutti i membri della famiglia vennero interrogati ma nessuno di loro parlò, allora il fienile della cascina fu bruciato. I partigiani nascosti nel fienile furono costretti a uscire allo scoperto, così furono catturati e uccisi.
L'ultima tappa della passeggiata era sulla Strada Provinciale dove c'è una croce e un po' più avanti la Cascina Riva di Caia: qui un gruppetto di signori aspettavano i ragazzi per raccontare con uno spettacolo teatrale cosa era accaduto proprio lì il 3 aprile '44: furono uccise 51 persone per rappresaglia per l'uccisione di 5 soldati tedeschi.
Abbiamo trovato molto interessante scoprire che cosa è successo il 3 Aprile a Cumiana. Abbiamo capito che la guerra può uccidere persone innocenti anche in piccoli paesi come Cumiana e può far male anche perché i tuoi cari sono obbligati ad andare in guerra e in molti casi non tornano più a casa.

Anna Onofrei, 3B e Roberta Gherghelas, 3A
Commenti
Posta un commento