OLOCAUSTO IN CINA: QUANDO UN PIEGACIGLIA DIVENTA UN'ARMA DI DENUNCIA

Un'adolescente statunitense di nome Feroza Aziz, ha denunciato su uno dei più famosi social del momento,Tik Tok, un fatto riprovevole che dal 2018 si sta verificando in Cina, più precisamente nella regione di Xinjiang. Il New York Times, il celebre giornale statunitense, ha pubblicato infatti un articolo molto avvincente in cui ha riportato circa 400 pagine di documenti sottratti al governo cinese che attesterebbero la presenza dei "campi di rieducazione" per dirla alla "cinese maniera". In queste strutture vengono "rinchiusi" gli uiuguri  persone di religione islamica. Stando alla notizia riportata dal giornale americano, in queste strutture gli uiguri vengono maltrattati sia fisicamente che mentalmente, finchè non si arriva al loro scopo: eliminare la fede musulmana dalla regione dello Xinjiang. La ragazza nel suo video ha identificato questa violenza come un vero e proprio Olocausto. Per evitare la censura del social cinese, Feroza Aziz ha mascherato la sua denuncia impugnando un piegaciglia e facendo finta di pubblicare un tutorial di make-up. Tante sono state le visualizzazioni fino a che il governo cinese ha bloccato il suo account.
L'esistenza di questo campo di concentramento sarebbe confermato da una serie di discorsi tenuti in privato ai funzionari nell’aprile del 2014 dal presidente Xi Jinping che chiedeva l'uso di metodi più efficaci e, nonostante nei suoi discorsi non ordini esplicitamente gli arresti di massa, invita il partito a usare tutti gli strumenti a sua disposizione per sradicare l’Islam nello Xinjiang. 

Inoltre c'è anche la testimonianza di un ex detenuto che ha raccontato di essere stato rinchiuso perchè aveva recitato una parte del Corano ad un funerale. Ogni mattina veniva portato con gli altri detenuti  nei campi per lavorare, dove i detenuti venivano obbligati a cantare canti patriottici cinesi e se venivano dimenticate le parole veniva negata loro la colazione. Egli racconta delle lezioni impartite dai cinesi, per far imparare loro che era sbagliato l'indipendentismo uiguro e a rinunciare all'islam.
Queste cose non dovrebbero più accadere per il solo motivo che tutte le persone dovrebbero essere libere di professare la religione in cui credono, abitando nel posto in cui sono nati o dove gli piacerebbe trascorrere il resto delle loro vita.
Chi l'avrebbe mai detto che un piega-ciglia avrebbe fatto scoprire degli scenari così "orrendi"?


Giulia Bertolino



Commenti

  1. Molto bello mi è piaciuto come é stato descritto in modo semplice, ma chiaro il concetto molto "orribile" della detenzioni e delle cause di ció❤

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