LA FESTA DEL PAPA'
LA STORIA
In Italia la festa del papà viene festeggiata il 19 Marzo.
Nei paesi cattolici, i padri vengono celebrati fin dal Medioevo il 19 marzo, giorno di San Giuseppe, padre putativo di Gesù.
Secondo un'antica tradizione, il culto di San Giuseppe si sviluppò fin dal V secolo in certi monasteri egiziani dove fu scritta la Storia apocrifa di Giuseppe il falegname e dove la sua festa fu fissata al 20 luglio (rimane tuttora nel calendario copto).
Il culto di questo santo si diffuse anche intorno alla "casa di Giuseppe" almeno dal VI secolo. Questo culto decadde alla fine dell'Alto Medioevo.
La sua festa del 19 marzo appare per la prima volta nell'anno 800 in un martirologio gallicano scritto da Rheinau, in cui è chiamato Ioseph sponsus Mariae ("Giuseppe sposo di Maria").
I DOLCI
La festa del papà non è priva di dolci, anzi, ce ne sono di buonissimi.
Il dolce tipico della festa del papà ha varianti regionali ma per lo più a base di creme e/o marmellate. A Roma sono chiamati Bignè di San Giuseppe e vengono tradizionalmente preparati fritti, sebbene attualmente sia diffusa anche la cottura al forno.
Famoso è il dolce napoletano, che prende il nome di zeppola di San Giuseppe. Secondo la tradizione, infatti, dopo la fuga in Egitto, con Maria e Gesù, san Giuseppe dovette vendere frittelle per poter mantenere la famiglia in terra straniera. Esse sono realizzate con pasta choux e possono essere fritte o al forno; al di sopra viene posta di norma crema pasticciera e marmellata di amarene.
In Toscana e in Umbria è diffuso come dolce tipico la frittella di riso, preparata con riso cotto nel latte e aromatizzato con spezie e liquori e poi fritta.
In Emilia-Romagna il dolce tipico della festività è la raviola (piccolo involucro di pasta frolla o pasta di ciambella richiuso sopra una cucchiaiata di marmellata, crema o altro ripieno, poi cotta al forno o fritta). A Trebbo di Reno, in provincia di Bologna, si tiene ogni anno nella terza domenica del mese di marzo, la tradizionale e bicentenaria "Festa della raviola" che prevede sia riti religiosi, sia altre manifestazioni che richiamano al paese parenti, visitatori e turisti. In alcune regioni del centro Italia (soprattutto Toscana, Umbria e Lazio) sono diffusi dei dolcetti, sempre fritti, a base di riso cotto nel latte a cui si aggiungono a piacere vin santo, uva passa o canditi e che vengono chiamati frittelle.
In Molise, in particolare nel comune di Riggia, il dolce tipico è il calzone di San Giuseppe (in dialetto molisano “cavezone”). È un dolce fritto, composto da una pasta sfoglia molto delicata e un ripieno particolarmente vellutato. La sua particolarità sta proprio nella farcitura, composta da: ceci, miele e/o zucchero ed essenza di cannella o di vaniglia o di cedro.
In Sicilia sono presenti diversi tipi di dolci consumati specialmente durante questa festività come ad esempio le sfince di San Giuseppe, inoltre, tipici della tradizione catanese e diffusi in tutta l'isola, sono i dolci fritti a forma di tocchetti o bastoncini a base di riso, aromatizzati con buccia d'arancia e miele, noti come zeppole di riso o crispelle di riso.
A Galliate, in provincia di Novara, è invece tipico il gramolino.
ANDREA MEOLA 2A TRATTO DA: wikipedia.
DIEGO BIGLIA 2A
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