Onigirazu: il sandwich giapponese nato da un manga si trova anche a Milano

L' Onigirazu è una preparazione immaginaria, nata in un anime nel 1990, Cooking Papa, e diventata così popolare da essere uno snack alla moda.

Chicken Katsu Onigirazu チキンカツおにぎらず • Just One Cookbook

                              Come si prepara l’onigirazu giapponese?

La serie anime racconta di Kazumi Araiwa, un cuoco molto esperto che però perde ogni capacità di cucinare appena si allontana dal suo ristorante. Quindi, quando è a casa con la moglie Nijiko e il figlio Makoto, si arrabatta ai fornelli in malo modo. Allora inventa, nella puntata 22, gli onigirazu, la versione più semplice degli onigiri, le polpette di riso. La preparazione, che dura meno di cinque minuti, prevede di spalmare uno strato di riso cotto su un foglio di alga nori, coprirlo con un ripieno di diverse proteine, verdure e salse completando con uno strato di riso. Si ripiega l’alga chiudendo all’interno il tutto e realizzando un fagottino di forma quadrata che viene tagliato a metà ottenendo due sandwich triangolari.

Da ricetta inventata negli anime a piatto dell’anno in Giappone

Oggi, questi panini di riso fanno sempre più parte dei pasti fuori casa in Giappone e la loro presenza nei menu dei ristoranti è aumentata rapidamente. Agli onigirazu sono stati dedicati numerosi libri di ricette mentre diversi produttori hanno creato alghe nori essiccate dalla forma perfetta per essere richiuse a parallelepipedo e attrezzi per facilitarne la preparazione. Il successo degli onigiratzu li ha portati, nel 2015, a essere incoronati come "Piatto dell'anno" da Gurunavi, il più grande sito web giapponese di ricerca di informazioni sui ristoranti che ogni anno premia il piatto più rappresentativo della cultura giapponese.

                          Gli onigirazu arrivano a Milano

Molto famoso in Giappone e fra gli amanti dei manga di tutto il mondo, l’onigirazu tenta di uscire dai confini della cucina nipponica per diventare virale anche in altri Paesi. In Italia, per esempio, lo si trova nel menu di Milano. Il periodo è quello della pandemia e le lunghe ore vuote stimolano la creatività dando vita così al progetto Matanē (che significa “ci vediamo presto”) che vede la luce nel 2021 con un piccolo locale di street food.

                           
                     L’apertura del secondo Matanē a Milano


Il successo è tale che nasce un secondo Matanē a inizio 2024. All' interno il design è fatto di arredi su misura ed elementi tradizionali della cultura giapponese reinterpretati in chiave contemporanea. Alle pareti i disegni riprendono, in stile manga, momenti di vita nelle strade di Tokyo e che fanno da sfondo a collage dove trionfa la facciotta bonaria che fa da logo ai due locali.

                   La cucina e il menu di onigirazu di Matanē

Il menu di Matanē ruota intorno agli onigirazu in innumerevoli varianti fra cui Miso Sake con salmone cotto a bassa temperatura, cavolo viola, maionese allo yuzu, insalata iceberg e salsa al miso; Ebi Fry con gamberi fritti, salsa Matanē, rucola, cavolo bianco e furikake, un condimento a base di un mix tritato di pesce essiccato, semi di sesamo, alghe, zucchero, sale e glutammato di sodio; Teriyaki ripieno di pollo teriyaki, cipollotto, peperoni, salsa Matanē, rucola e togarashi (“peperoncino dai sette sapori”) Ramen Chashu con nitamago, le uova del ramen, maionese al sesamo, cavolo rosso, funghi shiitake e bamboo; Negitoro con tartare di tonno fresco, semi di sesamo, salsa teriyaki, avocado, valeriana, erba cipollina e zenzero marinato e il Veg Tofu con tofu saltato, avocado, sesamo, erba cipollina, funghi shiitake, carote e valeriana


Eulalia Carta, 2B


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