ESSERE UNO YOUTUBER: INTERVISTA A MARCELLO ASCANI
I suoi numeri: 154 mila follower su Instagram, 418.000 iscritti sul canale Youtube, più di 22.000 iscritti alla sua pagina di Facebook. Lui è Marcello Ascani, youtuber e Ambassador di Youtube.
Marcello, hai tantissimi follower ma qualcuno della nostra scuola potrebbe non conoscerti. Per cui, per prima cosa, ti invitiamo a presentarti.
Che studi hai fatto?
M.Ho frequentato il liceo artistico,
quando ero più piccolo volevo diventare un pittore e mi è sempre piaciuto
disegnare
Qual era la tua materia preferita?
M.Ho sempre amato matematica (ma solamente perché ero bravo)
anche storia mi appassionava tanto ma ovviamente le mie materie preferite erano
quelle di indirizzo, quindi pittura e scultura.
Sei diventato uno youtuber perché avevi il desiderio
di comunicare qualcosa? Se sì, che cosa?
M.Nonostante mi piacesse disegnare mi
sono accorto che gli stimoli offerti dalla scuola non mi bastavano, ho aperto
il mio canale per soddisfare il mio bisogno di fare qualcosa di concreto e di
iniziare un progetto personale, avevo scoperto YouTube poco prima e iniziando a
seguire i primi Youtuber ho subito pensavo che sarebbe stato bello fare la
stessa cosa
Sei uno youtuber famoso e molto seguito, che
differenza c’è tra il Marcello Ascani dei primi video e il Marcello Ascani di
oggi? Sei cambiato?
M.È impossibile che non ci sia
differenza tra un ragazzo di 22 anni rispetto alla sua versione 15enne quindi
sicuramente mi sento molto diverso rispetto al Marcello dei primi video. Trovo
importantissimo continuare sempre ad imparare, mettersi alla prova e in
discussione in modo da diventare persone sempre migliori, più capaci ed
intelligenti.
Come si è evoluto il tuo canale? Ci sono mai stati
alti e bassi?
M.Il primo video in assoluto l’ho pubblicato a 13 anni appena
ho scoperto la piattaforma con il solo scopo di vedere cosa sarebbe successo ed
infatti il primo anno nessuno vedeva i miei video forse perché non avevo un
vero criterio con cui pubblicare i video. Non è stato un momento basso ma
sicuramente non sentivo di star avendo successo. Dopo i primi video animati ho
avuto un momento molto alto perché per la prima volta ho iniziato a raggiungere
persone nuove che mi seguivano. È stato
un crescendo fino alla fine del liceo quando mi sono reso conto che volevo
iniziare a cambiare i temi del mio canale e dargli più struttura, anche in
vista del fatto che probabilmente sarebbe diventato il mio lavoro, infatti
negli ultimi tre anni ho sostituito le animazioni con i video normali e mi sono
concentrato sempre di più sul cercare di essere utile ai miei coetanei
raccontando quello che imparavo lungo la mia strada.
Cosa prova uno youtuber quando un video non riceve
molte visualizzazioni?
M.Dipende molto dalla personalità dello
youtuber, molti sono delusi quando un video riceve meno visite rispetto a
quante speravano, altri sono invidiosi se qualcuno li supera. Io cerco di
essere molto razionale e mi concentro molto sui miei obiettivi, non tutti i
video devono avere tante visite, alcune volte bastano poche visualizzazioni
fatte dalle persone giuste a cambiarti la vita.
Che cosa consigli dai ai ragazzi che dicono di voler
diventare degli youtuber?
M.E’ importante sapere qual è il valore che si vuole dare al
pubblico, non è saggio sperare di diventare famosi se ancora non si ha niente
di valore da poter offrire al pubblico, d’altro canto fare video è un’attività
utile e formativa per chiunque, il mio consiglio è di fare quanta più pratica
possibile, capire quali sono le proprie passioni e coltivarle
Come nascono le idee dei tuoi video che pubblichi una
volta a settimana?
M.Ho una lista quasi infinita di temi che vorrei trattare e di
sfide che vorrei intraprendere e documentare su YouTube. Sono tutte idee che mi
vengono quando guardo altri video, mi informo, leggo, chiacchiero con gli amici
o ragiono su questioni di ogni genere.
Una delle più grandi passioni dei ragazzi di oggi è la
playstation (molto criticata dai docenti…). Tu sei stato addirittura in una
Scuola di videogiochi a Seoul. Ritieni che i ragazzi sacrifichino troppo della
vita sociale per giocare alla play? O forse i nostri professori sono un po’
esagerati?
M.La playstation è fantastica e proprio
per questo motivo è molto più facile giocare alla play che studiare. Se si
gioca troppo è un problema, non tanto per il fatto di star giocando ma perché
si trascura il resto (lo studio o l’attività fisica generalmente)
Ho un fratello di 13 anni che va in
terza media e non penso che passi troppo tempo alla play, trovo che una
minaccia ben più grande sia l’utilizzo dello smartphone: passare tempo al
telefono crea dipendenza e se sei giovane può veramente impedirti di crescere
bene.
A proposito di Seoul, tu viaggi tantissimo. Qual è il
posto che più ti è piaciuto e qual è il posto dove non torneresti mai più?
M.La California, la Cina e il Giappone
sono alcuni dei posti che ho amato di più, però è veramente impossibile
scegliere. Il posto peggiore forse è stato Delhi in india, lo smog era
terribile, il traffico e l’igiene anche, però devo dire che tornerei anche là.
Perché è importante viaggiare?
M.Penso che prima ancora di essere italiani siamo tutti
cittadini del mondo. Viaggiare, specialmente intraprendere uno scambio
culturale per mesi o anni, ci può insegnare quanto siano diverse le persone nel
mondo e di quanto l’Italia sia solamente un piccolo angolo con le sue
caratteristiche tradizioni che non sono migliori o peggiori delle tradizioni di
qualsiasi altro paese.
Oltre ai videogiochi ci sono anche i libri… Hai letto
un libro a settimana per un mese. Che esperienza è stata? È qualcosa che
consiglieresti?
M.Leggere un libro a settimana è stato
bellissimo ma mi ha preso moltissimo tempo. Io cerco di leggerne minimo un
libro al mese. Leggere oltre ad essere bello e divertente è anche fondamentale
per imparare cose nuove, per scoprire nuovi punti di vista e per accedere alle
menti più geniali del mondo in poco tempo.
Poi però ci sono i video della serie “Ho mangiato la pizza più costosa d’Italia” oppure “Come mangiare gratis per una settimana alla
fashionweek”…….. Come li definiresti questi video? E perché li fai?
M.Come dico spesso cerco di essere un
buon esempio, però altre volte mi vengono idee più scanzonate e le faccio per
puro divertimento
In molti dei tuoi video tratti temi importanti come la
disciplina. Perché per te è così importante? Riesci veramente ad essere così
disciplinato?
M.Come dico spesso la disciplina mi
serve per riuscire a fare esattamente quello che voglio, il mio lavoro mi rende
molto libero, non ho orari o scadenze quindi tutti i risultati dipendono dalla
mia capacità di lavorare bene e produrre. Penso di essere molto disciplinato ma
ovviamente sono molto lontano dall’essere perfetto.
Oltre alla disciplina, quali sono i valori che
consideri fondamentali?
M.Penso sia fondamentale essere umili e mettersi sempre in
discussione, è l’unico modo per continuare ad imparare. La capacità di imparare
penso sia la qualità numero uno di qualsiasi persona, la seconda potrebbe
essere l’entusiasmo e l’intraprendenza, cioè la capacità di mettersi in gioco e
fare quello che si vuole.
Su Instagram ti presenti dicendo “Sono un buon esempio
per i vostri figli”. Perché?
M.Lo avevo scritto per gioco e poi l’ho
tenuto perché oltre ad essere divertente un po’ ci prende. Nei miei video
spesso sono effettivamente un buon esempio perché cerco di mostrare nuove
realtà interessanti e condivido quello che imparo lungo il mio percorso
influenzando gli spettatori positivamente.
Qual è il tuo sogno nel cassetto?
M.Una cosa che ho sempre voluto fare ma
non ho mai avuto modo di fare è imparare a fare musica, penso che fare il
musicista sia il mio sogno nel cassetto.
Lara Falco, Alice Rinero
Complimentnti a tutti! 😀
RispondiEliminaBello! Ma un po' lungo...
RispondiEliminaConcordo sul fatto che lo smartphone rin******nisca giovani e adulti!
RispondiElimina